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D.M. n°37 del 2008 art. 6 - Realizzazione ed installazione degli impianti - (ex D.L. 46/90 art. 7)
“Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell’arte, in conformita’ alla normativa vigente e sono responsabili della corretta
esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformita’ alla vigente normativa e alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di
normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione europea o che sono parti contraenti dell’accordo sullo spazio economico
europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell’arte.”
Prescrizioni
La Garanzia Irsap, per tutti i prodotti offerti, è considerata valida e di • 6.1.2 • Punti d’intervento
conseguenza applicabile, qualora vengano rispettate le norme e le Gli impianti di trattamento devono essere installati a monte degli
prescrizioni per una corretta installazione; norme e prescrizioni che impianti da proteggere, sulle tubazioni di carico e reintegro, per
devono essere cogenti in vigore. potere trattare sia l’acqua di primo riempimento sia quella di rab-
bocchi successivi.
In modo particolare, il decreto ministeriale di riferimento per la co- Il punto di immissione dei condizionanti deve essere previsto in
struzione degli impianti di riscaldamento ad uso civile, è il n° 37 del modo da poter garantire la necessaria rapidità di azione: il punto
Gennaio 2008; questo decreto, all’interno dei diversi articoli, recepi- di immissione ideale è nel flusso principale dell’impianto in una
sce e contempla numerose norme tecniche, emesse dall’UNI (Ente zona di massima turbolenza, per esempio a monte delle pompe di
Italiano di Unificazione) e dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano). circolazione.
Si vuole fissare l’attenzione sulla normativa UNI 8065 del 1989 (re-
cepita appunto dal D.M. 37/2008), “Trattamento dell’ acqua negli • 6.1.3 • Caratteristiche dell’acqua di riempimento e rabbocco
impianti termici ad uso civile”. Tale normativa obbliga al trattamento Aspetto: limpido
delle acque in tutti gli impianti di riscaldamento ad uso civile, sia a Durezza totale: minore di 15° f
vaso aperto che chiuso. Nota - Per gli impianti di riscaldamento con potenza minore di
350 KW (300.000 Kcal/h), se l’acqua di riempimento o rabbocco
La UNI 8065, fornisce alcune importanti indicazioni ha una durezza minore di 35° f, l’addolcimento può essere sostitu-
sull’esercizio e manutenzione degli impianti termici. Ad esempio i ito da idoneo condizionamento chimico.
punti 6.1.1, - 6.1.3 e 6.1.4, prescrivono in dettaglio:
• 6.1.4 • Caratteristiche dell’acqua del circuito
ART 6.1 • Impianto di riscaldamento ad acqua calda Aspetto: possibilmente limpida
pH: maggiore di 7 (con radiatori a elementi di alluminio leghe leg-
• 6.1.1 • Trattamenti prescritti gere il pH deve essere anche meno di 8)
Per tutti gli impianti è necessario prevedere un condizionamento Condizionanti: presenti entro le concentrazioni prescritte dal for-
chimico. nitore
Per gli impianti di potenza maggiore di 350 KW (300.000 Kcal/h) Ferro (come Fe) < 0,5 mg/kg (valori più elevati di ferro sono dovu-
è necessario installare un filtro di sicurezza (consigliabile comun- ti a fenomeni corrosivi da eliminare)
que in tutti casi) e, se l’acqua ha una durezza totale maggiore di Rame (come Cu) < 0,1 mg/kg (valori più elevati di rame sono do-
15° f, un addolcitore per riportare la durezza entro i limiti previsti vuti a fenomeni corrosivi da eliminare).
in 6.1.3.
L’acqua addolcita, deve essere comunque condizionata chimicamente, in quanto nel tempo può diventare ag-
gressiva. Vanno utilizzati solo prodotti compatibili con gomme siliconiche pena la corrosione delle guarnizioni
Defender dei radiatori. In particolare vanno rimossi dopo l’uso tutti i prodotti impiegati per operazioni tipiche, quali i
lavaggi. Dopo numerosi test, IRSAP consiglia i prodotti della linea DEFENDER.
EFFETTI DELLA PULIZIA
L’aumento della temperatura dell’acqua comporta la precipitazione dei sali di calcio e magnesio che si depositano sulle superfici metalliche
delle tubazioni, sulle serpentine degli scaldabagni e degli scambiatori di calore. L’effetto è la netta diminuzione della portata dell’impianto
e della resa termica. L’incrostazione calcarea è inoltre una barriera alla trasmissione del calore. Inoltre, all’interno dei corpi scaldanti su
impianti molto vecchi o non costruiti a regola darte, si possono formare delle zone di deposito, dove l’acqua non scorre. I nostri prodotti,
lavorando anche con l’impianto in funzione, eliminano questi residui e ripristinano le funzionalità del radiatore stesso, come illustrato nelle
foto sottostanti (prima e dopo l’impiego del prodotto Defender)
PRIMA: Zona fredda per presenza di fanghi DOPO: Eliminazione della zona fredda
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